Per quanto riguarda la protezione internazionale, nelle Conclusioni del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno si trova scritto che:
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Occorre monitorare costantemente il funzionamento di Frontex e delle altre agenzie per garantire che continuino ad aiutare efficacemente gli Stati membri nella gestione delle frontiere esterne, nella lotta contro l’immigrazione illegale e nella gestione dei rifugiati.
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Il Consiglio europeo accoglie con favore l’estensione del progetto pilota su base volontaria per i beneficiari di protezione internazionale a Malta. Attende con interesse la comunicazione della Commissione sulla solidarietà all’interno dell’UE nel corso dell’anno.
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I recenti sviluppi hanno messo a dura prova la politica europea di asilo. Sono necessarie procedure sicure ed efficaci in materia di asilo per coloro che hanno bisogno di protezione. Ciò richiede a sua volta che sia pienamente applicato l’ acquis dell’UE in questo settore. È essenziale che il sistema europeo comune di asilo (CEAS) sia ultimato entro il 2012, sulla base di standard elevati di protezione combinati a procedure eque ed efficaci in grado di prevenire gli abusi e consentire un rapido esame delle domande di asilo al fine di garantire la sostenibilità del sistema. La recente presentazione da parte della Commissione di proposte di modifica della direttiva sulle procedure d’asilo e della direttiva sulle condizioni di accoglienza dovrebbe fornire una nuova base per l’avvio di negoziati su due importanti elementi del CEAS. Le modifiche non dovrebbero avere come risultato quello di incoraggiare la presentazione di domande infondate o di aumentare i costi complessivi per gli Stati membri.
Insomma, ancora una volta non si perde occasione per sottolineare come la principale preoccupazione sia sempre quella di combattere il c.d. “abuso” dei sistemi di asilo, vera e propria ossessione degli Stati membri fin dagli esordi della politica europea in questo campo.
Vai al testo delle proposte di modifica delle Direttive “Accoglienza” e “Procedure“