E’ arrivato finalmente il momento di annunciare una bella novitàa cui stavamo lavorando da qualche settimana.
Da oggi sul blog Asilo in Europa apriamo una nuova sezione, raggiungibile dalla banda superiore, chiamata “Asilo negli Stati europei”. La pagina contiene già la prima scheda, riguardante la Francia. A breve seguiranno le prossime.
Più d’un lettore ci ha fatto notare in questi mesi quanto sarebbe interessante andare a vedere come funzionano i diversi sistemi di asilo nazionali.
È vero infatti che i trattati parlano di “politica comune” dell’Unione in materia di asilo e di “Sistema europeo comune di asilo”. Ma è altrettanto vero che molte – si potrebbe dire anche troppe – differenze tuttora sussistono fra gli Stati membri. E, senza dubbio, alcune di queste sono destinate a rimanereanche una volta che si sarà conclusa la cosiddetta “seconda fase” della costruzione del Sistema europeo comune e nonostante l’attività dell’EASO.
Ciò deriva da varie ragioni, fra cui:
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il fatto che le norme in materia di accoglienza, qualifiche, procedure siano contenute all’interno di Direttive, che peraltro lasciano un margine di manovra talvolta molto ampio agli Stati in fase di trasposizione nel diritto interno;
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il fatto che, al di là delle norme, le prassi cambiano molto da Paese a Paese, per oggettive difficoltà, formazione, cultura, tradizione di asilo, sistemi sociali,..
Cosa ci proponiamo di fare dunque?
Non pretendiamo certo di comparare le normative o le prassiesistenti anche solo in alcuni Stati membri!
Simili lavori – e ne abbiamo segnalati parecchi nel corso di questi mesi – meritano ben altri spazi e ben altro tipo di studio e approfondimento che quello possibile su un blog (che, fra gli altri difetti, è anche di natura interamente volontaria).
Simili lavori – e ne abbiamo segnalati parecchi nel corso di questi mesi – meritano ben altri spazi e ben altro tipo di studio e approfondimento che quello possibile su un blog (che, fra gli altri difetti, è anche di natura interamente volontaria).
Quello che invece ci proponiamo di fare su queste pagine è di offrire ai lettori, in un unico contenitore, dunque semplice da reperire, informazioni di base sui sistemi di asilo di alcuni Paesi e di ordinare tali informazioni in maniera che la consultazione sia il più agile possibile.
Chi esamina le domande di protezione internazionale in Francia o in Germania? Che formazione ha? E come funziona in Spagna il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo?
Queste sono alcune delle domande che ci hanno spinto ad avviare questo lavoro.
E’ ovvio che non abbiamo alcuna pretesa di essere esaustivi.
La nostra insufficiente conoscenza degli altri Paesi – della normativa, ma anche delle prassi, dei sistemi sociali,… – unita alla considerazione che spesso la realtà si discosta ampiamente dalla norma, ci obbligano a rimandare sempre alla lettura di materiali più elaborati chi volesse approfondire.
Tuttavia, crediamo che possa essere utile per operatori del settore o chi si interessa della materia dell’asilo per motivi di studio, ricerca o “semplice” interesse personale, avere a disposizione informazioni utili a farsi un’idea di “come funzionano” i sistemi di asilo negli altri Paesi. Un’idea certo superficiale, ma il più possibile vicina alla realtà.
Tuttavia, crediamo che possa essere utile per operatori del settore o chi si interessa della materia dell’asilo per motivi di studio, ricerca o “semplice” interesse personale, avere a disposizione informazioni utili a farsi un’idea di “come funzionano” i sistemi di asilo negli altri Paesi. Un’idea certo superficiale, ma il più possibile vicina alla realtà.
Qual è lo scopo?
E’ sempre lo stesso che accompagna questo blog fin dall’inizio: facilitare la circolazione delle informazioni per contribuire a una migliore conoscenza della politica comune europea in materia di asilo. Affrontata, questa volta, a partire dalle sue differenze, cioè dal punto di vista dei singoli sistemi di asilo nazionali.
Come funzionerà?
Le “schede-Paese”, redatte dopo aver consultato fonti governative e non governative disponibili in rete, verranno man mano pubblicate – intere o a puntate, a seconda della lunghezza – come normali post e saranno poi raccolte all’interno della pagina Asilo negli Stati europei, dove potranno essere facilmente recuperate in seguito.
Periodicamente, le schede verranno aggiornate, corrette e, per quanto possibile, arricchite con interviste a operatori o esperti del Paese e altro materiale.
Considerato che stiamo avviando ora questa iniziativa, saremmo poi ancor più felici del solito di ricevere, oltre a riscontri sulla sua utilità o meno, anche segnalazioni di errori, mancanze, possibili miglioramenti, materiali interessanti.
Un’ultima nota, ma forse la più importante.
Con grandissimo piacere comunichiamo che a questo lavoro contribuiranno altre persone oltre a chi finora ha scritto sulle pagine di questo blog.
Ne siamo molto felici per l’arricchimento e la crescita che questo ci porterà. E preannunciamo fin da ora altre novità per Asilo in Europa nelle prossime settimane.
Ne siamo molto felici per l’arricchimento e la crescita che questo ci porterà. E preannunciamo fin da ora altre novità per Asilo in Europa nelle prossime settimane.
Alla pagina Chi siamo si può trovare una breve presentazione di tutti noi.
E resta naturalmente sempre valido l’invito a chi avesse voglia di collaborare a mettersi in contatto con noi all’indirizzo asiloineuropa@gmail.com
Buona lettura!