Eurostat ha da poco pubblicato il suo abituale rapporto trimestrale sull’andamento delle domande di protezione internazionale nell’UE.
Nelle quindici pagine fitte di tabelle e grafici si possono trovare dati sulle domande presentate e sugli esiti delle domande esaminate nei 27 Stati membri relativi al terzo quarto del 2012 .
In particolare, nel periodo luglio-settembre 2012, sono state presentate nei paesi dell’Unione europea 88.970 domande di asilo, pari al 14% in più rispetto allo stesso periodo del 2011 e al 27% in più rispetto al secondo quarto del 2012.
I Paesi che hanno ricevuto più domande sono stati la Germania (20.375), la Francia (14.765) e la Svezia (13.375), dove si sono registrate dunque il 57% delle domande totali.
L’Italia è settima, con 4.540 domande ricevute.
Fra gli Stati di origine delle persone che hanno richiesto asilo da luglio a settembre la Siria è al primo posto (7.760 domande), seguita dall’Afghanistan (6.905) e dalla Russia.
L’incremento maggiore rispetto al trimestre precedente è stato tuttavia dei cittadini della Macedonia (+226%) e di quelli della Serbia (+183%). Incremento che, come abbiamo ripetuto più volte, ha provocato la forte reazione da parte di alcuni Stati membri, che hanno in più occasioni chiesto l’abolizione della liberalizzazione dei visti per entrare nell’area Schengen nei confronti dei cittadini dei Paesi dei Balcani occidentali.
I cittadini siriani hanno presentato domanda di asilo soprattutto in Svezia (40%) e in Germania (31%), così come gli afghani, ma con rapporto invertito (26% in Germania e 21% in Svezia). La netta maggioranza dei cittadini di Serbia e Macedonia hanno chiesto protezione in Germania (rispettivamente nel 69 e nel 76% dei casi).
Più del 28% delle persone che hanno chiesto asilo nei 27 Stati membri nel periodo luglio-settembre 2012 era minorenne (percentuale che sale quasi al 50% per russi e serbi), un terzo donne.
Quanto agli esiti delle domande esaminate in prima istanza.
In totale, su 58.600 decisioni prese in prima istanza, 17.330 (29,6%) sono state positive: in 8.810 casi (il 15% del totale) è stato riconosciuto lo status di rifugiato, in 7.105 casi (il 12,1%) la protezione sussidiaria, mentre 1.415 volte (2,4%) è stato garantito il diritto di rimanere sul territorio dello stato per motivi umanitari.
Fra i diversi Stati membri, è interessante notare che in Grecia è stato respinto il 100% delle domande in prima istanza (mentre non abbiamo dati sulla percentuale, certamente diversa, degli esiti in seconda istanza). Al contrario, in Italia la percentuale di risposte positive in prima istanza ha raggiunto quasi il 50%, a Malta (ma su un numero di domande esaminate nettamente inferiore) addirittura il 93%. In Germania, dove sono state esaminate in prima istanza più di 12.000 domande tra luglio e settembre, la percentuale di risposte positive ha superato il 37%.
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