Terza puntata della nostra scheda sul funzionamento del sistema di asilo polacco
Oggi vi raccontiamo l’accoglienza dei richiedenti asilo: struttura del sistema di accoglienza, dimensioni dei centri, contenuto dell’accoglienza, possibilità di lavorare per i richiedenti asilo,…sono solo alcuni dei temi che vengono affrontati in questa puntata.

Buona lettura!

L’accoglienza dei richiedenti asilo in Polonia è disciplinata prevalentemente all’interno della c.d. Legge sulla Protezione, che ha anche assorbito la maggior parte della normativa di origine europea. (Legge del 13 giugno 2003 sulla protezione degli stranieri nel territorio della Repubblica polacca e successivi aggiornamenti).

Struttura del sistema di accoglienza
Responsabile per l’organizzazione dei centri di accoglienza dei richiedenti asilo è l’Ufficio Stranieri (Ministero dell’Interno e dell’Amministrazione), tramite il Dipartimento per l’assistenza sociale. 
L’Ufficio Stranieri opera come autorità centrale di riferimento ed ha la completa responsabilità finanziaria per la gestione dei centri, ma la responsabilità esecutiva, cioè la quotidiana gestione degli alloggi, può essere delegata ad attori esterni.
Nella maggior parte dei casi infatti l’Ufficio Stranieri delega la gestione dei centri al settore privato (organizzazioni sociali, associazioni o altri organismi privati) o ad imprese statali. Attualmente su un totale di 11 centri di accoglienza, 7 sono gestiti da privati e 4 dall’Ufficio Stranieri.

La delega avviene tramite l’apertura di una procedura di gara, rivolta a soggetti registrati in una lista di attività commerciali del settore turistico e dell’ospitalità.
I soggetti esterni vengono scelti dall’Ufficio Stranieri sulla base di determinati requisiti, con particolare riguardo a:
– Costi,
– Condizioni degli alloggi,
– Distanza dalla sede dell’Ufficio Stranieri di Varsavia.

Il processo di assegnazione esterna della gestione dei centri è volto a garantire anche il rispetto di taluni standard minimi, con particolare riguardo alle capacità ricettive del centro, che deve essere in grado di ospitare dalle 80 alle 120 persone, per far fronte ad eventuali flussi eccezionali di richiedenti protezione internazionale. 

I lavoratori sociali all’interno dei centri di accoglienza sono assunti dall’Ufficio Stranieri, ad esclusione del personale impiegato ad esempio per lavori di pulizia, assunto dal gestore privato dei centri.



Forme e contenuto dell’accoglienza

La legge polacca prevede la possibilità di due forme di accoglienza:
– Assistenza all’interno di un centro di accoglienza
– Assistenza al di fuori di un centro di accoglienza

In linea generale, l’assistenza prevista per i richiedenti asilo viene fornita all’interno di un centro di accoglienza.
In caso contrario il richiedente asilo deve fare una richiesta espressa che verrà esaminata dal Capo dell’Ufficio Stranieri. La richiesta può essere accolta per ragioni di organizzazione, familiari o di sicurezza, o anche per preparare il richiedente asilo alla futura vita indipendente all’interno del Paese.

Indipendentemente dal tipo di assistenza scelta, il richiedente asilo ha comunque diritto all’assistenza sanitaria che comprende tutte le cure che spettano ad un cittadino polacco assicurato. E’ gratuita e coperta tramite finanziamenti pubblici. I servizi sanitari forniti ai richiedenti asilo sono assicurati soltanto in centri specifici o in centri autorizzati dal Capo dell’Ufficio Immigrazione. 


Assistenza all’interno di un centro di accoglienza 

L’assistenza all’interno di un centro di accoglienza – che deve essere garantita al richiedente fino a due mesi dopo la decisione sulla sua domanda di asilo – prevede:
1) Alloggio
2) Tre pasti giornalieri. Ciascun centro è inoltre dotato di una cucina a disposizione dei residenti. I genitori con bambini fino a 6 anni, ricevono una somma per poter cucinare loro stessi i pasti (9 PLN – circa 2 euro al giorno per bambino)
3) Una somma di denaro da corrispondersi una tantum per vestiti e scarpe di (140 PLN, circa 35 euro)
4) Assistenza finanziaria consistente in:
– un’indennità personale mensile, per persona, di 50 PLN (circa 11 euro)
– una somma fissa di denaro per le spese relative ai prodotti di igiene di 20 PLN (circa 5 euro)
– Copertura integrale delle spese dei trasporti pubblici necessari per prendere parte alle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, per ricevere vaccinazioni e svolgere esami medici o in caso di altre esigenze giustificate
Corso di lingua polacca, materiale e strumenti di base necessari per il corso
– Materiale scolastico per i bambini e assistenza delle pubbliche istituzioni, scuole primarie, nonché copertura, nei limiti del possibile, delle spese relative ad attività extracurriculari, sportive e ricreative

Nel caso in cui il richiedente si impegni in lavori all’interno del centro (pulizia, traduzioni, attività ricreative,..), ha diritto a ricevere una somma aggiuntiva per le spese personali di circa 50 PLN (circa 11 euro) al mese.


Assistenza al di fuori di un centro di accoglienza

Nel caso in cui il richiedente asilo scelga di vivere al di fuori di un centro di accoglienza, lo stato polacco garantisce un’indennità di 750 PLN al mese per persona (circa 187 euro). In caso di famiglia con due membri l’ammontare assegnato è di 600 PLN (circa 150 euro) per persona. Per famiglie con 3 o 4 persone la somma è rispettivamente di 450 PLN (circa 112 euro) e 375 PLN (circa 93 euro) per persona.
Oltre alla somma in denaro indicata sopra, i richiedenti asilo che scelgono di vivere al di fuori del centro hanno diritto anche a:
– Seguire un corso di lingua polacca
– Materiale scolastico per i bambini 

Circa la metà degli stranieri che domandano protezione internazionale in Polonia decide di vivere al di fuori dei centri di accoglienza e beneficia delle forme di assistenza esterna.


Descrizione dei centri di accoglienza

In Polonia esistono, attualmente, 11 centri di accoglienza che sono in grado di fornire assistenza a circa 2000 persone. Il numero dei centri è comunque variabile, in base alle esigenze. Non si registrano attualmente particolari problemi di sovraffollamento.
Il Dipartimento per l’assistenza sociale dell’Ufficio Stranieri è responsabile per l’assegnazione dei richiedenti ai singoli centri di accoglienza.
Il richiedente, a seconda anche della disponibilità di ciascun centro, può esprimere una preferenza.
I centri di accoglienza sono aperti e i residenti hanno diritto di allontanarsi liberamente dalle 6 fino alle 23.

Sono situati in tutto il Paese, ma con una maggiore concentrazione nelle regioni orientali

Tra i centri di accoglienza uno, con sede a Varsavia, è riservato esclusivamente alle donne o a donne sole con bambini.

Tipi diversi di alloggio per l’accoglienza dei richiedenti asilo, come gli hotel, sono utilizzati solo in situazioni di emergenza ed esclusivamente per brevi periodi (ad esempio in caso di gravi conflitti tra persone che vivono nel centro o di grave pericolo).

E’ possibile l’alloggio di un richiedente asilo all’interno di un centro detentivo per stranieri, ad esempio se il richiedente è detenuto al momento in cui presenta la domanda.


L’accoglienza dei minori non accompagnati

Al momento della presentazione della domanda, l’autorità che la riceve deve rivolgersi al Tribunale di custodia del luogo di residenza del minore per:
– Assegnare un tutore al minore, che lo accompagni nel corso di tutta la procedura.
– Assegnare il minore ad una “famiglia adottiva” o ad un “centro educativo di emergenza”, fino ad un periodo massimo di tre mesi. Trascorso questo periodo il minore viene trasferito in un “centro educativo di tipo sociale”. 
Una delle Istituzioni cui frequentemente sono affidati minori non accompagnati è una casa per minori a Varsavia, con una consolidata esperienza di assistenza a bambini stranieri.

Diritto dei richiedenti asilo a svolgere attività lavorativa

Durante i primi sei mesi della domanda di asilo, il richiedente non ha in alcun modo diritto al lavoro.
Trascorsi sei mesi, nel caso in cui non sia stata ancora assunta una decisione in merito all’istanza (senza colpa del richiedente asilo), questi ha diritto di fare domanda al Capo dell’Ufficio Immigrazione per ottenere un certificato che, assieme al TZTC (V. parte 2 – Avvio della procedura), lo autorizzi a lavorare legalmente in territorio polacco. Tale certificato mantiene la sua validità fino alla fine della procedura (anche in fase di ricorso).



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