Oggi si conclude la pubblicazione della nostra scheda sulla Polonia, che ci ha portato a conoscere più da vicino il sistema di asilo di un Paese che, pur non essendo una delle mete “classiche” di chi fugge verso l’Europa in cerca di protezione internazionale, nel 2012 ha ricevuto comunque quasi 11.000 domande, rispetto alle 7.000 scarse del 2011. Peraltro, secondo i più recenti dati Eurostat, nei soli primi 9 mesi del 2013 la Polonia ha già ricevuto quasi 14.000 domande.
L’ultima puntata della scheda si occupa del contenuto della protezione internazionale. Nelle prossime righe si parlerà pertanto della carta di residenza e del titolo di viaggio, del programma individuale di integrazione per i titolari di protezione internazionale e di altro ancora.
Ricordiamo che tutte le schede dei Paesi fin qui analizzati (Francia, Irlanda, Malta, Belgio, Regno Unito, Polonia) si possono trovare qui.
Buona lettura e appuntamento al prossimo Paese!
Carta di residenza e titolo di viaggio
Una volta ottenuto lo status di rifugiato l’Ufficio Stranieri rilascia al richiedente una carta di residenza (karta pobytu) valida per tre anni e un documento di viaggio (Geneva Travel Document) della durata di due anni.
In caso di riconoscimento della protezione sussidiaria, invece, la carta sarà valida due anni e il documento di viaggio solo uno.
Il rilascio del documento di viaggio al titolare di protezione sussidiaria è possibile solo se:
- l’interessato ha perso il proprio passaporto, o
- il passaporto è stato distrutto o è scaduto e non è possibile ottenerne un altro
Lo status di “tollerato” (V. parte 4 – Esame della domanda di asilo) dà diritto al rilascio di una carta di residenza della validità di un anno; nel caso il titolare non sia in possesso di un documento di viaggio rilasciato dal proprio Paese, può ottenere un documento temporaneo di viaggio per stranieri, della durata massima di sette giorni.
La carta di residenza conferma l’ottenimento della protezione in Polonia e autorizza la permanenza legale sul territorio. Il titolare è sempre tenuto a portare il documento con sé.
Nel caso in cui il riconoscimento riguardi anche i figli minori, sarà necessario fare domanda separatamente per ciascuno.
La prima carta di residenza viene rilasciata gratuitamente.
La carta di residenza rilasciata successivamente alla prima è sottoposta ad un costo normale di 50 PLN (c.a. 12 euro), riducibile a 25 PLN (c.a. 6 euro) in caso di difficile situazione finanziaria.
Programma individuale di integrazione
Per coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria in Polonia, la Repubblica polacca predispone un programma individuale di integrazione (IPI: Indywidualny Program Integracji).
Si tratta di uno speciale programma che può durare fino ad un massimo di 12 mesi, volto al supporto degli stranieri nel periodo successivo all’ottenimento dello status di protezione.
Il programma viene adattato individualmente e copre anche i figli e il coniuge che abbiano ottenuto lo status.
Il richiedente deve farne domanda entro 60 giorni dalla data dell’ottenimento della protezione al Centro di Assistenza Familiare di Distretto (“Powiatowe Centrum Pomocy Rodzinie”), situato nel distretto più vicino al luogo di residenza.
Il programma individuale di integrazione è strutturato per fornire una serie di servizi in termini di:
- Una somma compresa tra 445 PLN (circa 106 euro) e 1175 PLN (c.a. 280 euro) per spese relative al vitto, prodotti personali, bollette e lezioni di polacco
- Assistenza nella ricerca di un alloggio
- Assicurazione per accedere gratuitamente al servizio sanitario pubblico
- Assegnazione di un assistente sociale per affrontare i problemi di adattamento nel corso dei primi mesi
- Possibilità di contattare specialisti (consulenza legale, psicologica e familiare) o organizzazioni non governative
- Informazioni e consigli per la ricerca di un lavoro.
Assistenza sociale e sanitaria
Il rifugiato ha diritto all’assistenza sociale, anche dopo la fine del Programma Individuale di Integrazione, alle stesse condizioni di accesso dei cittadini polacchi.
Anche l’assistenza sanitaria è riconosciuta alle stesse condizioni dei cittadini polacchi, cioè dietro il pagamento dell’assicurazione sanitaria. L’assicurazione presso il “Fondo Nazionale per la salute” (Narodowy Fundusz Zdrowia) garantisce il gratuito accesso ai seguenti servizi:
- Servizi sanitari di base
- Vaccinazioni obbligatorie
- Test di laboratorio
- Riabilitazione terapeutica
- Servizi ospedalieri e di emergenza.
Accesso all’istruzione
In Polonia l’obbligo scolastico arriva fino ai 18 anni: fino a quell’età la scolarizzazione dei figli dei titolari di protezione internazionale non è solo un diritto ma anche un dovere.
Accesso al mercato del lavoro
I titolari di protezione internazionale in Polonia non hanno bisogno di alcun permesso di lavoro per esercitare un’attività lavorativa subordinata.
Condizioni paritarie con i cittadini polacchi sono previste anche per la possibilità di avviare un’attività autonoma.
Regolarizzazione permanente
In base alla “Legge sugli stranieri”, il titolare di protezione internazionale può ottenere una regolarizzazione permanente del suo soggiorno, chiedendo un
permesso di stabilimento (zezwolenie na osiedlenie się), che ha durata illimitata.
Per coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria, tale permesso può essere concesso dopo un periodo continuativo di soggiorno in Polonia di 5 anni, decorrenti dalla data della domanda di asilo; il periodo è pari a 10 anni se la domanda è fatta sulla base dell’ottenimento dello status di “tollerato” (V. parte 4 – Esame della domanda).