Durante il prossimo Consiglio dell’UE Giustizia e Affari Interni in programma questo mese si svolgerà un dibattito sui progressi del Programma di Stoccolma, a tre anni dalla sua adozione.

In vista di tale dibattito, la Presidenza cipriota dell’Unione ha voluto contribuire con un documento di valutazione intermedia.
Il documento è interessante, benché non contenga nulla che possa farlo ritenere effettivamente una “valutazione”. Tuttavia, in esso si trova un elenco dei progressi principali di questi ultimi anni ed è utile darci un’occhiata per un “ripasso” dello stato dell’arte. 
Lo faremo nelle prossime righe, limitatamente ai punti maggiormente di nostro interesse del documento di valutazione (asilo, minori, ricongiungimento familiare, controllo dei confini, rimpatrio). Le sintetiche descrizioni presentate sotto contengono anche numerosi link utili per approfondire ciascun argomento.

I negoziati sul Sistema europeo comune di asilo
Circa la nuova Direttiva Accoglienza e il nuovo Regolamento Dublino (cosiddetto Regolamento Dublino III) è stato raggiunto l’accordo fra i co-legislatori e la loro adozione formale è prevista a breve.
Sulla nuova Direttiva Procedure e il nuovo Regolamento Eurodac il lavoro sta procedendo e si prevede comunque di raggiungere per lo meno un accordo entro la fine dell’anno, per poi adottare formalmente anche questi atti all’inizio del 2013.

EASO
L’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo è diventato operativo nel giugno 2011. Il suo scopo è quello di supportare l’implementazione del Sistema europeo comune di asilo e di rafforzare la cooperazione pratica fra gli Stati membri. L’EASO avrà un ruolo fondamentale anche per sviluppare la solidarietà fra gli Stati membri.



Reinsediamento
Nel marzo 2012 è stato adottato ilProgramma comune di reinsediamento UE

Minori non accompagnati
La Commissione ha presentato, nel 2010, un Piano d’Azione sui minori non accompagnati e, più recentemente, una relazione intermediasull’attuazione di tale Piano.

Ricongiungimento familiare
Dopo una serie di consultazioni – e la pubblicazione di un “Libro verdesul tema – la Commissione ha deciso di non proporre per il momento alcuna modifica alla Direttiva sul diritto al ricongiungimento familiare, ma piuttosto di insistere sull’attuazione delle regole esistenti.

Immigrazione irregolare
Lo scorso aprile il Consiglio UE ha approvato un documento intitolato “EU Action on Migratory Pressure – A strategic Response”, che contiene diverse misure per ridurre l’immigrazione irregolare.

Rimpatrio
Nel periodo di riferimento sono entrati in vigore accordi UE in materia di rimpatrio con il Pakistan e la Georgia. Circa quelli con Capo Verde, Armenia, Azerbaijan eTurchiala firma è attesa a breve

Approccio globale in materia di immigrazione e mobilità
Nel maggio 2012 il Consiglio ha adottato delle Conclusioni sull’Approccio globale in materia di immigrazione e mobilità. Tali Conclusioni, basate su una precedente Comunicazione della Commissione, contengono gli obiettivi e gli strumenti dell’UE nella sua azione esterna in materia di immigrazione, mobilità e asilo.

Confini
E’ stato rafforzato il ruolo di Frontex, con l’adozione di unRegolamento che ne modifica la base giuridica. Su questo si veda anche la nostraintervista con Anneliese Baldaccini(Amnesty International).
È stata inoltre formalizzata la cooperazione tra Frontex e l’EASOe sono stati aperti uffici di Frontex in Grecia. L’Agenzia ha poi siglato vari accordi di lavoro con Paesi terzi.
Prima del 2014 si dovrà inoltre valutare la fattibilità della creazione di un sistema europeo di guardie di frontiera.

Il Sistema di Informazione sui Visti (VIS)si è avviato nell’ottobre 2011e sono stati conclusi una serie di accordi con alcuni Paesi sulla facilitazione dell’ottenimento dei visti per i loro cittadini. I negoziati stanno proseguendo per lamodifica del Regolamentoche elenca i Paesi i cui cittadini sono soggetti all’obbligo di vistoquando entrano nello spazio Schengen e quelli i cui cittadini ne sono esenti.
Su questo punto segnaliamo anche il nostro recentepost sul caso dei Paesi dei Balcani occidentali.

Area Schengen
Continua il lavoro per l’allargamento dell’area Schengen. Il Liechtenstein ne è entrato a far parte nel dicembre 2011 (mentre su Romania e Bulgaria non si è ancora trovato l’accordo).
Sono ancora in corso i negoziati per la riforma delle regole di Schengen.