Eurostat ha da poco pubblicato sul suo sito internet i dati sulle domande di asilo presentate nei 27 Paesi dell’Unione europea nel secondo quarto del 2011 e sulle decisioni in prima istanza nello stesso periodo. 


Rispetto al secondo quarto del 2010, c’è stata una crescita del 23% delle domande presentate (poco meno di 69.000, cioè circa 12.800 in più rispetto al 2010) e non sorprende leggere che le domande presentate da cittadini tunisini e libici sono cresciute rispettivamente di sei e cinque volte. 

Forse meno ovvio – per lo meno in Italia – che i tre Paesi dove sono state presentate più domande di asilo nel secondo quarto del 2011, in linea con il primo quarto dell’anno, siano la Francia (14.505 domande), la Germania (10.820) e il Belgio (7.160) e che questi tre Paesi, da soli, abbiano ricevuto circa la metà delle domande presentate in tutta l’Unione europea


L’Italia ha ricevuto circa 6.900 domande (un po’ più di Svezia e Regno Unito) ed è il Paese che ha avuto il più importante aumento in termini assoluti rispetto allo stesso periodo del 2010
Eurostat non lo dice, ma si potrebbe aggiungere che ciò dipende anche dal numero assurdamente basso di domande ricevute dall’Italia nel 2010.

Circa un quarto delle domande è stato presentato nell’Unione europea da minori e la proporzione fra donne e uomini è di 3 a 7.
Il maggior numero di domande è stato presentato da cittadini afgani (6.460), seguiti da russi (3.900), iracheni (3.465), pakistani (3.080) e somali (3.005).

Circa le decisioni in prima istanza, nel secondo quarto del 2011 sono state poco meno di 57.000, di cui circa un quarto (14.245) sono state positive, cioè hanno riconosciuto una forma di protezione (status di rifugiato, protezione sussidiaria, motivi umanitari).